Vitamina D: a cosa serve
Cos’è la vitamina D
Le vitamine sono un gruppo eterogeneo di sostanze essenziali per i nostri processi vitali richieste in quantità limitate dall’organismo umano che non è in grado di produrle, pertanto le assume attraverso gli alimenti, l’esposizione della pelle al sole, e/o integratori.
La vitamina D è un gruppo di pro-ormoni che si sciolgono nel grasso e sono cinque: D1, D2, D3, D4 e D5. Tuttavia, le più importanti sono: la D2, nota con il nome di ergocalciferolo, e la D3, il calciferolo. La prima si ritrova prevalentemente nei vegetali come frutta, verdura e funghi, mentre la seconda è sintetizzata dalla pelle in seguito all’esposizione ai raggi solari. Per questo motivo, la D3 viene chiamata la vitamina del sole.
A cosa serve la vitamina D
La D è una vitamina particolare, anche se è presente in alcuni alimenti, è prodotta dall’organismo a seguito dell’azione del sole sulla nostra cute. La sua produzione è innescata dal nostro organismo quando i raggi ultravioletti, nello specifico quelli con lunghezza d’onda compresa fra 290 e 315 nanometri, arrivano sulla pelle e convertono il già citato 7-deidrocolesterolo, in colecalciferolo, la D3. A questo punto, il nutriente viene assorbito dall’intestino e passa nel sangue e, attraverso una proteina, arriva agli altri organi e ai tessuti.
La sua attivazione avviene nel fegato e nei reni. L’ergocalciferolo e il calciferolo sono forme inattive della vitamina D e in questi organi viene dapprima trasformata in calcidiolo e poi calcitriolo, la molecola con attività biologica.
Non solo, rispetto alle altre vitamine, la D è caratterizzata da un’azione più simile a quella degli ormoni. Al di là della sua espressione genica, è coinvolta in modo diretto o indiretto in numerosi processi di regolazione metabolica e funzionale diversificati a livello di innumerevoli organi e apparati. È necessaria, e anzi fondamentale, per avere ossa, denti e muscoli sani e aiuta il naturale funzionamento del sistema immunitario. La sua assunzione, inoltre, regola il metabolismo del calcio e fosforo e rende più forti le ossa.
Occorre esporsi al sole, per fare il carico di vitamina D. L’assorbimento dei raggi ultravioletti è comunque legato alla superficie esposta al sole, alla sua durata e alla permanenza alla luce. Come spesso accade il nostro organismo fa il pieno di questa vitamina d’estate per usarla anche d’inverno. Anche se basta passare poco tempo esposti al sole, bastano 10 minuti, l’attività quotidiana della maggior parte delle persone spesso non prevede un’esposizione sufficiente ai raggi solari per sintetizzare il corretto quantitativo di vitamina D3. Va ricordato però che un’esposizione al sole prolungata può avere effetti dannosi per il nostro organismo e causare tumori della pelle.
Come assumere la vitamina D
È opportuno, dunque, aumentare le dosi di questo nutriente. Si possono seguire delle diete ad hoc, consumando alimenti che lo contengono, ma sono pochi a essere buone fonti di vitamina D.
Si tratta di:
- funghi
- salmone
- uovo (solo nel tuorlo)
- fegato
- carni
- aringa
- olio di fegato di merluzzo
Oggi, in commercio, ci sono anche dei latti arricchitti di questo nutriente per aumentare anche le dosi di calcio. Restano, tuttavia, pochi gli alimenti che ne sono ricchi, per questo motivo, sempre seguendo il consiglio del proprio medico, è opportuno assumere la D sottoforma di integratori.
Carenze di vitamina D
Decifrare una mancanza di vitamina D non è un’impresa facile. I sintomi sono facilmente confondibili e poco evidenti. Non solo, la D3 è al centro di numerosi processi nell’organismo il cui corretto funzionamento è fondamentale per mantenere il benessere psicofisico.
La carenza di questa vitamina può determinare una minore densità minerale ossea e un rischio più alto di riduzione della densità ossea con conseguenti osteoporosi e fratture perché senza vitamina D si altera il metabolismo minerale nel nostro organismo.
Ancora oggi è la principale causa di rachitismo e osteomalacia, una fragilità nelle ossa. Come abbiamo già anticipato, il rachitismo è stato anche molto importante nello studio della vitamina. Colpisce prevalentemente i bambini ed un’alterazione del metabolismo osseo e dell’assorbimento della vitamina D. Questo ha come conseguenza una riduzione della concentrazione di calcio nel sangue. Per sopperire a questa assenza, il paratormone (PTH) mobilita il calcio e il fosforo dal tessuto osseo e si mantengono dei livelli buoni di calcemia. Tuttavia, porta a deformazioni scheletriche. Spesso il rachitismo si manifesta perché è il latte materno povero di calcio e di vitamina D.
L’osteomalacia, invece, se non viene trattata in tempo può far rammolire le ossa lunga e determina un acuimento delle gambe. Infine, l’osteoporosi è una perdita di massa ossea legata a fattori metabolici (la menopausa o la mancanza di estrogeno), patologici o alimentari. Diminuendo la densità ossea, lo scheletro è più soggetto a fratture.
Gli integratori di vitamina D3
Il mercato degli integratori di vitamina D3 è ricco di alternative con dosaggi e modalità di assunzione differenti. Inoltre, in commercio, a seconda delle esigenze e del formato, è possibile trovare confezioni di integratori di vitamina D3 con diverse quantità di prodotto.
Qualsiasi sia il loro dosaggio, sono un prezioso alleato per il corretto assorbimento di calcio, la mineralizzazione delle ossa e il funzionamento del sistema immunitario. Nel mercato si trovano in qualsiasi forma: dalle boccette di olio ai confetti e, da qualche giorno, è anche disponibile un nuovo integratore rivoluzionario: DiDi3.